“Falcone fu ucciso per gli esiti del maxiprocesso” il pm Luciani attacca Riina e l’ex giudice Carnevale

2016-05-06_130155“Falcone venne ammazzato per la sua attivita’ di contrasto alla mafia e per gli esiti del maxi processo”. Lo ha affermato il Pm della Dda, Stefano Luciani, durante la sua requisitoria, a Caltanissetta, nel corso del secondo processo per la strage di Capaci.

“Riina – ha argomentato il Pm – si era impegnato con tutta l’organizzazione criminale, a cambiare in Cassazione gli esiti del processo, perche’ sperava negli appoggi politici di Salvo Lima, Andreotti e Ciancimino. Cosa nostra temeva la conferma del teorema Buscetta e quindi che emergesse la presenza, all’interno dell’organizzazione criminale, di una struttura verticistica.

Riina era certo che il processo venisse assegnato al giudice Corrado Carnevale, ma questo non avvenne perche in Cassazione, venne decisa una rotazione nell’assegnazione dei processi di mafia. In quest’ultimo aspetto Cosa Nostra vide un protagonismo di Falcone”. A proposito invece della deposizione resa da Carnevale, Luciani ha ironizzato: “Stendiamo un velo. E’ venuto a dirci che non gli interessava di presiedere il maxi processo perche’ lui stava andando in pensione e ha anche sminuito le critiche, fatte pubblicamente, nei confronti di Falcone. E’ arrivato a smentire anche il contenuto di una telefonata in cui si riferiva a Falcone in modo non certo lusinghiero. Tuttavia i dati in nostro possesso dimostrano che le cose non stanno come dice Carnevale”. Imputati sono Salvo Madonia, Vittorio Tutino, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro e Lorenzo Tinnirello.

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