Palermo/Confiscati beni per un valore di circa 12 milioni di euro ad imprenditore. L’uomo era stato già arrestato nel 2009 per estorsione

sequestro-beniBeni per un valore che superano i dodici milioni di euro sono stati confiscati dalla Polizia di Stato di Palermo a un imprenditore, Francesco Francofonti di 62 anni, arrestato dalla Squadra Mobile di Palermo nel maggio 2009 per associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione. Continua a leggere “Palermo/Confiscati beni per un valore di circa 12 milioni di euro ad imprenditore. L’uomo era stato già arrestato nel 2009 per estorsione”

Brescia/Sequestrati beni per circa mezzo milione di euro da parte della DIA a Scopelliti Antonino già condannato in precedenza per usura ed estorsione

12576203_877774209010262_257546879_nLa Sezione Operativa D.I.A. di Brescia ha proceduto al sequestro di beni mobili ed immobili nella disponibilità di SCOPELLITI Antonino, 77enne residente a Capriolo (BS) ed originario di Reggio Calabria, condannato in via definitiva per diversi reati, commessi in un arco temporale che va dagli anni ’70 sino ad oggi, tra i quali furto, contrabbando, lesioni, usura ed estorsione. Continua a leggere “Brescia/Sequestrati beni per circa mezzo milione di euro da parte della DIA a Scopelliti Antonino già condannato in precedenza per usura ed estorsione”

Operazione Old Cunning, fotogrammi di un malato terminale: Roma

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di Alessandro Ambrosini

E’ quasi l’alba quando le macchine degli uomini della Dia di Roma si dirigono silenziose verso i loro obiettivi. Sono come i cacciatori che si avvicinano a una preda pericolosa, letale. Sono macchine con dentro nomi e cognomi che hanno lavorato notte e giorno, per anni, su un nome o su un volto. Dietro ai “mephisto” calati sul volto, dietro alla pistola d’ordinanza con il proiettile in canna, dietro a ogni sguardo c’è un pezzo di vita lasciato sulla strada o in qualche sala intercettazione. Tutto per poter dire che, anche oggi, il loro lavoro ha avuto un senso. Continua a leggere “Operazione Old Cunning, fotogrammi di un malato terminale: Roma”

Lazio, 92 organizzazioni criminali tra mafie e gruppi autoctoni. “Ora formano cartelli”

2016-07-08_101619di Angela Iantosca per il Fatto Quotidiano

Sono 92 le organizzazioni criminali presenti nel Lazio: un numero in aumento rispetto al 2015 quando erano stati censiti 88 gruppi operanti nel territorio romano e nel resto della Regione. Si tratta di famiglie, cosche e clan, nonché consorterie autoctone che hanno operato e operano in associazione fra loro, commettendo reati aggravati dal metodo mafioso e con la finalità di agevolare le organizzazioni criminali di cui fanno parte.

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Bari/Arrestato il boss Diomede per estorsione. Ha ottenuto assunzione e aumento dello stipendio con metodi mafiosi

2015-06-30_143251Due pregiudicati baresi sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Mobile con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Uno di loro, il boss Franco Diomede, avrebbe preteso di essere assunto nella cooperativa che gestiva per conto dell’Amiu, azienda
municipalizzata igiene urbana di Bari, la pulizia dei bagni pubblici e, anni dopo, passato nell’organico della ditta che aveva vinto il nuovo appalto della municipalizzata barese che si occupa di raccolta rifiuti, avrebbe preteso e ottenuto un aumento di stipendio. Continua a leggere “Bari/Arrestato il boss Diomede per estorsione. Ha ottenuto assunzione e aumento dello stipendio con metodi mafiosi”

Caserta/ Estorcevano soldi all’azienda per la raccolta dei rifiuti. In manette anche il neoconsigliere Pd di Marcianise

2016-06-30_112214Due dipendenti della DHI, azienda che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e in altri Comuni della provincia, sono stati fermati dai carabinieri su ordine della Dda di Napoli per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Continua a leggere “Caserta/ Estorcevano soldi all’azienda per la raccolta dei rifiuti. In manette anche il neoconsigliere Pd di Marcianise”

Bari/ Quarantuno gli arrestati del clan del “fantasma”. Usura, estorsioni, omicidi e traffico di stupefacenti le accuse

2016-06-22_132543Questa mattina i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale Bari e del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata di Roma hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 41 persone (35 in carcere e 6 ai domiciliari) ed il sequestro preventivo, preordinato alla confisca per “sproporzione”, di beni, denaro ed altre utilità nella disponibilità, diretta ed indiretta, degli indagati per un valore complessivo di oltre 3 Milioni di Euro. Continua a leggere “Bari/ Quarantuno gli arrestati del clan del “fantasma”. Usura, estorsioni, omicidi e traffico di stupefacenti le accuse”

Ostia, esclusa l’associazione mafiosa Dieci condanne, assolti i Triassi

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Cosenza/ Imprenditore siciliano si ribella al pizzo della ‘ndrangheta locale.Cinquemila euro il costo della “tranquillità”

carab16_nottecriminaleI carabinieri del Comando provinciale di Cosenza hanno eseguito un decreto di fermo di
indiziato di delitto emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nei confronti di tre persone accusate di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso, ai danni di un imprenditore siciliano aggiudicatario di un appalto per lavori di ammodernamento della statale 106 bis Ionica.
Le indagini che hanno portato ai fermi sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Rossano e del Reparto operativo di Cosenza sotto le direttive del Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, dell’aggiunto Vincenzo Luberto, e del pm Saverio Vertuccio. Continua a leggere “Cosenza/ Imprenditore siciliano si ribella al pizzo della ‘ndrangheta locale.Cinquemila euro il costo della “tranquillità””

Ecco perchè “Nanù” Cochis è tornato a San Vittore

2016-06-07_140613Non era valsa la promessa alla mamma anziana di cambiare vita, dopo esser stato per anni il braccio destro di Vallanzasca ed essere finito in prigione (e anche evaso) per reati come omicidio, rapina, appartenenza a banda armata. Dopo aver richiesto nel 2012 la libertà vigilata, era tornato a vivere a casa con la moglie a Bernareggio, in provincia di Monza e Brianza, e lavorava per il Gabbiano, una comunità per tossicodipendenti. Renato Cochis, 69 anni, ieri è tornato a San Vittore, su ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di tentata estorsione in concorso nell’ambito di una compravendita immobiliare. Aveva tentato, insieme a tre complici, di farsi dare, anche con minacce, 300 mila euro per saldare un finto debito derivato dal pagamento della caparra di un appartamento. Con lui sono finite in manette altre due persone. Continua a leggere “Ecco perchè “Nanù” Cochis è tornato a San Vittore”

Milano/ Torna in carcere Cochis, il braccio destro di Vallanzasca. L’accusa è estorsione

2016-06-07_100154Rossano Cochis, detto Nanu, lo storico braccio destro di Renato Vallanzasca, è stato arrestato dagli agenti del commissariato Greco-Turro di Milano per estorsione nel campo delle compravendite immobiliari.

Nato aCarpenedolo (Brescia) quasi 70 anni fa, era stato condannato nel1977 per sequestro di persona a scopo di estorsione, omicidio aggravato, partecipazione a banda armata, plurime rapine e altro, tra cui un’evasione. Dopo 37 anni era uscito nell’estate
2014 e affidato a una comunità  per il recupero dei tossicodipendenti. Continua a leggere “Milano/ Torna in carcere Cochis, il braccio destro di Vallanzasca. L’accusa è estorsione”

Torino/ Usuraio con i soldi dello spaccio, fine dei giochi

GdfA2_nottecriminaleInteressi altissimi, un’attività di usura che sconfinava nell’estorsione quando si passava alla fase del recupero dei soldi. Ad essere minacciata una famiglia della Val di Susa costretta a restituire somme che superavano di gran lunga il denaro ricevuto in prestito e obbligata con la forza a cedere la propria auto per pagare ’debiti’ che non era in grado di estinguere. Continua a leggere “Torino/ Usuraio con i soldi dello spaccio, fine dei giochi”

Palermo/Giro di chiave per due mandamenti mafiosi, più di trenta arresti

e6d68c8ce10e83ea4f336d375821de71_MOperazione antimafia a Palermo. I carabinieri stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Palermo su richiesta della Procura Distrettuale, nei confronti di 33 persone, accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, nonché dei delitti di estorsione, rapina, furto, illecita detenzione di armi, intestazione fittizia di beni e trasferimento fraudolento di valori aggravati dal metodo mafioso. Contestualmente si stanno ponendo sotto sequestro preventivo imprese riconducibili ai clan mafiosi. Continua a leggere “Palermo/Giro di chiave per due mandamenti mafiosi, più di trenta arresti”

Castello di Cisterna (Na)/ Venti arresti tra i clan D’Avino e Anastasio. Estorsioni, spaccio,e tentato omicidio le accuse. In una parola: racket

carab6_nottecriminaleI carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli a carico di una ventina di persone ritenute
responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, spaccio di stupefacenti e di estorsione aggravata da finalità mafiose. Continua a leggere “Castello di Cisterna (Na)/ Venti arresti tra i clan D’Avino e Anastasio. Estorsioni, spaccio,e tentato omicidio le accuse. In una parola: racket”

Palermo/ Maniaci si difende e attacca:” I soldi che chiedevo erano per la pubblicità. Io chiedere scusa a Fava? Sarà lui a chiedermi scusa”

2016-05-06_134848“Ma quali estorsioni? Non sono un estorsore, quando chiedevo i soldi al sindaco di Borgetto, Gioacchino De Luca, erano riferiti a una pubblicità. E’ quel video reso noto dai
Carabinieri, per intenderci. Se si fosse trattata di una estorsione, già sarei stato arrestato”. Lo ha detto Pino Maniaci, direttore dell’emittente locale Telejato di Partinico (Palermo), indagato per estorsione, prima dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Fernando Sestito.

“Vi siete chiesti come mai metà dell’ordinanza è dedicata solo a me e le misure cautelari sono complessivamente dieci? – dice conversando con i cronisti – Le intercettazioni sono state isolate da un contesto più ampio”. E sulle intercettazioni ribadisce più volte di essere
stato mal interpretato. “Io parlo così – dice – è il mio modo di esprimermi. Chi mi conosce sa che parlo così”.  Continua a leggere “Palermo/ Maniaci si difende e attacca:” I soldi che chiedevo erano per la pubblicità. Io chiedere scusa a Fava? Sarà lui a chiedermi scusa””

Palermo/ Le prime parole di Maniaci: “Chiariremo tutto”

2016-05-06_101613“Chiariremo tutto. Risponderò alle domande del gip e darò una spiegazione su tutto quello che mi viene contestato”. Lo ha detto il giornalista di TeleJato Pino Maniaci, indagato per estorsione e sottoposto al divieto di dimora, prima di entrare in tribunale per l’interrogatorio di garanzia che dovrà  rendere al gip Fernando Sespito che ha disposto la misura cautelare.
Maniaci è accusato di avere estorto denaro ad amministratori comunali di Partinico e Borgetto minacciando, qualora non glielo avessero dato una campagna di stampa contro di loro. Continua a leggere “Palermo/ Le prime parole di Maniaci: “Chiariremo tutto””

Livorno/ Misure antimafia per usuraio calabrese. Sequestrati beni per quattro milioni di euro

GdfA4_nottecriminaleCarabinieri e Finanzieri di Livorno hanno oggi dato esecuzione ad un provvedimento – emesso dal Tribunale labronico – con il quale è stata disposta nei confronti di un soggetto di origine calabrese (F.M.), da lungo tempo residente, insieme alla famiglia, a Castagneto Carducci, l’applicazione della misura di prevenzione personale, nonché il sequestro e la contestuale confisca di beni immobili. Le attività investigative della Procura di Livorno (Procuratore Capo, Cons. Ettore Squillace Greco e P.M. Dott. Massimo Mannucci) rappresentano lo sviluppo dell’ultima fase d’indagine svolta nei confronti di F.M., già destinatario, nei primi mesi del 2015, di un provvedimento di arresti domiciliari e, successivamente, di custodia cautelare in carcere per la commissione di più fatti di usura.

In particolare, l’attività svolta dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, dal Nucleo Investigativo e dalla Compagnia dei Carabinieri di Cecina è stata finalizzata ad analizzare la posizione del soggetto calabrese, sulla base delle disposizioni previste dal Codice Antimafia, sia sotto il profilo della pericolosità sociale che in relazione alle modalità di acquisizione dell’enorme patrimonio immobiliare posseduto dallo stesso sul territorio provinciale. Continua a leggere “Livorno/ Misure antimafia per usuraio calabrese. Sequestrati beni per quattro milioni di euro”