di Davide Vecchi per Il Fatto Quotidiano
Gli sguardi sconsolati dei vigili del fuoco lasciano trasparire la sensazione d’inadeguatezza. Perché loro ci provano a fare ciò che gli è stato chiesto, ma quel che gli è stato chiesto sembra impossibile da fare: simulare la caduta nel vuoto di David Rossi, il manager del Monte dei Paschi trovato morto la sera del 6 marzo 2013 in vicolo Monte Pio, una stradina privata sotto la finestra del suo ufficio. E infatti, dopo tre ore di tentativi rinunciano a effettuare la simulazione. Dall’impossibile poi si passa all’inutile: gli fanno repertare tracce di residui lungo la parete esterna e nel perimetro in cui è stato rinvenuto il cadavere. Lo fanno a distanza di 39 mesi. Mesi di pioggia, neve, persone, auto. Le indagini, riaperte a distanza di tre anni, chiedono di individuare pure tracce di Dna. Continua a leggere “Mps, simulazione della caduta smentisce le indagini sulla morte di David Rossi”