THE BLACKMAIL. Antonio “il postino” e il filo che arriva al Re di Roma. L’atto finale di un ricatto  

THE BLACKMAIL. Antonio “il postino” e il filo che arriva al Re di Roma. L’atto finale di un ricatto  

di Alessandro Ambrosini Abbiamo attraversato decenni con questa inchiesta. Passo dopo passo abbiamo iniziato a legare un pezzo dopo l’altro. … Continua a leggere THE BLACKMAIL. Antonio “il postino” e il filo che arriva al Re di Roma. L’atto finale di un ricatto  

Mafia Capitale/ gli affari di Buzzi: “Il futuro che sognava? Rimpiazzare Cerroni”

di Beatrice Nencha

salvatorebuzziIl futuro che Salvatore Buzzi immaginava per sé, e per il suo impero della cooperazione, non era (o non solo) nella gestione del verde pubblico e nell’accoglienza degli immigrati. Settori dove pure era entrato in modo concorrenziale, riuscendo a competere a livello nazionale forte anche del suo ruolo all’interno del CnS (Consorzio Nazionale Servizi, cooperativa di secondo grado a cui fanno capo oltre 200 imprese su tutto il territorio, ndr). La sua ambizione, a detta di una fonte a lui vicina che Nottecriminale ha avuto modo di intervistare sotto garanzia dell’anonimato, sarebbe stata ancora più elevata: diventare, o meglio rimpiazzare, il “re” dei rifiuti di Roma: Manlio Cerroni. Continua a leggere “Mafia Capitale/ gli affari di Buzzi: “Il futuro che sognava? Rimpiazzare Cerroni””

Mafia Capitale, la Procura chiede 515 anni di carcere per i 46 imputati: “Buzzi e Carminati hanno lasciato nella P.A. la loro impronta digitale”

 

di Beatrice Nencha

 

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“Speriamo che il 2013 sia un anno pieno di monnezza, profughi, immigrati, sfollati, minori, piovoso così cresce l’erba da tagliare e magari qualche bufera di neve: evviva la cooperazione sociale” . Difficile dimenticare l’”sms della vergogna”, partito il 1 gennaio 2013 dal cellulare di Salvatore Buzzi, quale auspicio di buon anno nuovo indirizzato a molteplici destinatari, anche tra funzionati apicali delle istituzioni. In mattinata è arrivata da parte della Procura – che a fine requisitoria ha avanzato la richiesta di 515 anni complessivi di reclusione per i 46 imputati del processo Mafia capitale – una metafora altrettanto calzante per definire le “plurime azioni criminose collettive” messe in atto dal presunto sodalizio capeggiato per gli inquirenti da Massimo Carminati e dal ras delle cooperative rosse. Coalizzatisi per piegare ai loro interessi, tra cui il lucroso business dell’emergenza profughi e della gestione dei centri di accoglienza per rifugiati, l’imparzialità di dirigenti e pubblici funzionari. Continua a leggere “Mafia Capitale, la Procura chiede 515 anni di carcere per i 46 imputati: “Buzzi e Carminati hanno lasciato nella P.A. la loro impronta digitale””

Mafia capitale, parla la compagna di Buzzi: “Il Pci mi insegnò il rigore morale. Salvatore non si sentì di denunciare..”

di Beatrice Nencha

 

salvatorebuzziCi sono solo due momenti in cui la voce di Alessandra Garrone, compagna e poi consorte di Salvatore Buzzi da cui ha avuto una figlia di sette anni, si spezza: quando racconta di un viaggio aziendale fatto negli Stati Uniti “per riappacificarsi”; e quando rievoca, sempre davanti al tribunale nell’aula bunker di Rebibbia, una cena di fine agosto a cui partecipò, insieme a Buzzi e Carlo Maria Guarany, in cui Antonio Passerelli (amministratore unico di Ecoflora srl e membro del cda di Ama dal 2006 al 2008, ndr) “ci disse che Panzironi, per farci vincere la gara dei servizi cimiteriali del Verano, pretendeva 100mila euro”. Somma che il ras delle cooperative sociali si rifiutò di pagare, rispondendo con estrema naturalezza davanti ai commensali: “Noi siamo la 29 Giugno e queste cose non le facciamo”. Continua a leggere “Mafia capitale, parla la compagna di Buzzi: “Il Pci mi insegnò il rigore morale. Salvatore non si sentì di denunciare..””