” Le donne delle stragi”, un libro di luce (tra la nebbia)

di Alessandro Ambrosini

Non è semplice riuscire a rendere un libro d’inchiesta e di analisi, una pubblicazione avvincente e fluida nel racconto. La maggior parte delle volte, si predilige uno stile molto asciutto e particolareggiato. Al limite del citazionismo di ordinanze e sentenze. Rubando spazio all’empatia del lettore. Il libro “Le donne delle stragi” (Chiarelettere), del giornalista d’inchiesta Massimiliano Giannantoni e del criminologo Federico Carbone, è invece l’esempio di come, non rubando niente alla precisione e all’analisi di fatti e riscontri, si riesca a creare quell’immaginario che ogni lettore ama creare nella sua mente mentre legge. E quando ci si addentra nelle sue pagine, ogni riga è un docufilm che si compone nella mente.

A discapito di ciò che si può pensare dal titolo, riferito alle stragi del 1992/93, questo libro non parla di Cosa Nostra, dei Corleonesi o di papelli. Il fulcro sono tre donne: Antonella, Rosalba e Nina “la Libica”. Nomi che, tra carte e indizi, Giannantoni e Carbone scoprono come “persone presenti” ai fatti nelle stragi di Capaci, Firenze, Milano e nell’attentato a Maurizio Costanzo a Roma. Nomi che si mischiano ad altri nomi, come quello di Giovanni Aiello, alias “Faccia da mostro”, a organizzazioni come Stay behind o come alla fantomatica Falange armata. Donne che sono rimaste nell’ombra, che sono state parte di quei “servizi segreti” che hanno probabilmente aiutato alla destabilizzazione del nostro Paese in quegli anni. Questo è un libro che parla di fatti, non di congetture. Che lega i punti di una matassa complessa, dove l’uso di esplosivi è un refrain ricorrente. E’ un modus operandi troppo complesso per semplici mafiosi dediti a specialità criminali, più che militari.

Questo è un libro che approda in porti dove il sole non penetra. Dove la nebbia è fitta. Sono righe che viaggiano veloci nella mente del lettore, che fanno un po’ più di luce, dove si è coperto il sole con il fumo delle bombe. Da comprare, leggere, vivere e digerire.

Le donne delle stragi

di Massimiliano Giannantoni e Federico Carbone

Editore: Chiarelettere

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