THE BLACKMAIL. Antonio “il postino” e il filo che arriva al Re di Roma. L’atto finale di un ricatto  

THE BLACKMAIL. Antonio “il postino” e il filo che arriva al Re di Roma. L’atto finale di un ricatto  

di Alessandro Ambrosini Abbiamo attraversato decenni con questa inchiesta. Passo dopo passo abbiamo iniziato a legare un pezzo dopo l’altro. … Continua a leggere THE BLACKMAIL. Antonio “il postino” e il filo che arriva al Re di Roma. L’atto finale di un ricatto  

THE BLACKMAIL. Nelle mani di “Antonio il postino”, l’ombra del ricatto sul caso Orlandi / Prima parte

THE BLACKMAIL. Nelle mani di “Antonio il postino”, l’ombra del ricatto sul caso Orlandi / Prima parte

di Alessandro Ambrosini Premessa Quello che leggerete di seguito è quella che in inglese viene definita una “suggestion”. Un suggerimento … Continua a leggere THE BLACKMAIL. Nelle mani di “Antonio il postino”, l’ombra del ricatto sul caso Orlandi / Prima parte

“Sarebbe stato meglio se avessi commesso dei reati veri, in questo processo… “ L’ironia di Carminati, condannato a dieci anni, che presto tornerà a Roma senza ripassare dal carcere

“Sarebbe stato meglio se avessi commesso dei reati veri, in questo processo… “ L’ironia di Carminati, condannato a dieci anni, che presto tornerà a Roma senza ripassare dal carcere

di Beatrice Nencha Le lacrime di Angelo Scozzafava e la voce rotta di Agostino Gaglianone, ultimi assolti nel processo di … Continua a leggere “Sarebbe stato meglio se avessi commesso dei reati veri, in questo processo… “ L’ironia di Carminati, condannato a dieci anni, che presto tornerà a Roma senza ripassare dal carcere

Roma/  Da”Mafia Capitale” a “Mondo di mezzo”, sette anni per capire chi è vittima e chi carnefice. Alle 20.30 la sentenza di un’inchiesta “sbagliata”

Roma/ Da”Mafia Capitale” a “Mondo di mezzo”, sette anni per capire chi è vittima e chi carnefice. Alle 20.30 la sentenza di un’inchiesta “sbagliata”

Arriverà a distanza di 7 anni dall’inchiesta, e senza più l’accusa di mafia, la sentenza d’Appello bis sul ‘Mondo di … Continua a leggere Roma/ Da”Mafia Capitale” a “Mondo di mezzo”, sette anni per capire chi è vittima e chi carnefice. Alle 20.30 la sentenza di un’inchiesta “sbagliata”

Appello bis, l’abbraccio (plateale) dei due ex “Re” del Mondo di Mezzo e lo sfogo del legale Diddi: “Condizionato dall’esposto contro di me”

Appello bis, l’abbraccio (plateale) dei due ex “Re” del Mondo di Mezzo e lo sfogo del legale Diddi: “Condizionato dall’esposto contro di me”

di Beatrice Nencha Se ci fosse un’immagine iconica della prima udienza, meramente “tecnica” (si entrerà nel vivo solo dal 3 … Continua a leggere Appello bis, l’abbraccio (plateale) dei due ex “Re” del Mondo di Mezzo e lo sfogo del legale Diddi: “Condizionato dall’esposto contro di me”

Intervista a Salvatore Buzzi: “Ho affrontato il processo a c… duro ma la Procura non ha voluto smantellare nulla. Oggi si ruba come allora”

Intervista a Salvatore Buzzi: “Ho affrontato il processo a c… duro ma la Procura non ha voluto smantellare nulla. Oggi si ruba come allora”

di Beatrice Nencha Intervistare Salvatore Buzzi (uscito dal carcere lo scorso 26 giugno, per decorrenza dei termini di custodia cautelare) … Continua a leggere Intervista a Salvatore Buzzi: “Ho affrontato il processo a c… duro ma la Procura non ha voluto smantellare nulla. Oggi si ruba come allora”

Pietro Catalani: “Con Mafia Capitale abbiamo sbagliato ma abbiamo aperto una nuova strada. In Appello, sì al patteggiamento per gli imputati”

Pietro Catalani: “Con Mafia Capitale abbiamo sbagliato ma abbiamo aperto una nuova strada. In Appello, sì al patteggiamento per gli imputati”

di Beatrice Nencha “Io personalmente ho commesso degli errori, non c’è ombra di dubbio”. Parola di Pietro Maria Catalani, sostituto … Continua a leggere Pietro Catalani: “Con Mafia Capitale abbiamo sbagliato ma abbiamo aperto una nuova strada. In Appello, sì al patteggiamento per gli imputati”

Paradossi del Mondo Di Mezzo: Niente più “mafiosi”, solo “semplici” criminali. Chi torna a dormire a casa, mentre i politici vanno in galera

Paradossi del Mondo Di Mezzo: Niente più “mafiosi”, solo “semplici” criminali. Chi torna a dormire a casa, mentre i politici vanno in galera

di Beatrice Nencha Non (c’)era “Mafia” (nella) Capitale. E per chi è stato all’epoca protagonista – nomi del calibro di … Continua a leggere Paradossi del Mondo Di Mezzo: Niente più “mafiosi”, solo “semplici” criminali. Chi torna a dormire a casa, mentre i politici vanno in galera

“Ho preso dieci anni senza che nessuno mi abbia mai domandato niente..”. Mafia Capitale vista da un condannato in attesa di sentenza

“Ho preso dieci anni senza che nessuno mi abbia mai domandato niente..”. Mafia Capitale vista da un condannato in attesa di sentenza

di Beatrice Nencha Alla fine del maxi-processo “Mafia Capitale”, in Appello Claudio Caldarelli si è visto infliggere, come altri suoi … Continua a leggere “Ho preso dieci anni senza che nessuno mi abbia mai domandato niente..”. Mafia Capitale vista da un condannato in attesa di sentenza

Quando Grilli disse al pm: “Carminati lo puoi incastrà solo se lo becchi con Iannilli”. Quella scia di soldi che da Arc Trade perseguita il Nero

Quando Grilli disse al pm: “Carminati lo puoi incastrà solo se lo becchi con Iannilli”. Quella scia di soldi che da Arc Trade perseguita il Nero

di Beatrice Nencha Quando Grilli disse al pm: “Carminati lo puoi incastrà soltanto se lo becchi con Iannilli” Ma il … Continua a leggere Quando Grilli disse al pm: “Carminati lo puoi incastrà solo se lo becchi con Iannilli”. Quella scia di soldi che da Arc Trade perseguita il Nero

Mafia Capitale, una voce del Mondo di Mezzo: “La pax criminale a Roma è stata firmata prima di farsi prendere…”

 

di Beatrice Nencha

 

appalti pubblici opere“Articolo Quinto: chi c’ha i soldi ha vinto”. Nella sua lapidarietà, questa è una frase chiave che tornerà, sotto altre vesti, durante questo lungo colloquio/confronto – di cui qui riportiamo solo uno stralcio – con una fonte qualificata, addentro allo scivoloso confine della cosiddetta Terra di Mezzo, nonché profondo conoscitore della macchina amministrativa e dei suoi meccanismi borderline. L’altra fras, che secondo l’ipotesi accusatoria dei pm accomuna molti degli imputati (soprattutto tra i colletti bianchi) finiti invischiati nella presunta rete mafiosa capeggiata da Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, è altrettanto sconvolgente perché pronunciata in totale schiettezza: “Affidamenti, frazionamenti, somme urgenze: se voglio, io ti trucco qualsiasi appalto”. Una disinvolta, i garantisti direbbero “disincantata”, visione della realtà che si respira(va) in molti degli uffici capitolini, e non solo, prima del 2 dicembre 2014. La data che ha segnato il game over per molti, ma non per tutti, i mazzieri che smistavano le carte nel complesso risiko affaristico e criminale ribattezzato dalla stampa Mafia Capitale. Continua a leggere “Mafia Capitale, una voce del Mondo di Mezzo: “La pax criminale a Roma è stata firmata prima di farsi prendere…””

Mafia Capitale/ Carminati. “Noi fascisti degli anni 70 più onesti di questi politici”

 

di Beatrice Nencha

2017-03-30_145423La 180esima udienza del processo Mafia capitale inizia con un incidente tecnico. Un guasto all’audio del servizio di videoconferenza predisposto dal carcere di Parma per l’esame di Massimo Carminati, che davanti alla folta platea del bunker di Rebibbia avvisa: “Se queste sono le condizioni in cui mi devo difendere, non parlo proprio. E’ la prima volta che lo faccio, e solo perché mi hanno pressato i miei legali”. Continua a leggere “Mafia Capitale/ Carminati. “Noi fascisti degli anni 70 più onesti di questi politici””

Mafia Capitale/ Carminati racconta che la notte legge “Notte Criminale” e l’articolo sulla “tempesta perfetta” entra nella storia del processo

di Alessandro Ambrosini

2013-09-07 19.33.29

Era l’11 Settembre del 2014, quando in una panchina a Trastevere scrissi questo articolo per Fanpage, per poi riprenderlo su Notte Criminale. Articolo che divenne una premonizione visto che quasi tre mesi dopo, una telefonata di Francesco Piccinini, direttore di Fanpage, mi avvertì dell’arresto di Massimo Carminati.

Un pezzo premonitore al punto che oggi, durante la deposizione del boss romano, lo stesso lo ha citato aggiungendo che durante la notte legge quello che scrivo. Mi fa piacere, un lettore attento in più. Quello che è da sottolineare in modo netto è il come “non” è nato questo articolo, la storia di una visione che ai miei occhi non poteva essere che quella. Nessuna velina o soffiata, nessuna mezza parola scivolata da qualcuno dei Ros. Solo onestà intellettuale, conoscenza della strada e un minimo di analisi. E’ comunque una storia che racconteremo in questi giorni perchè non tutto è come sembra su questa inchiesta epocale. E forse molte cose sono ancora da scrivere. Continua a leggere “Mafia Capitale/ Carminati racconta che la notte legge “Notte Criminale” e l’articolo sulla “tempesta perfetta” entra nella storia del processo”

Mafia Capitale/ “Pericoloso introdurre suggestioni nel processo” Intervista al procuratore generale Otello Lupacchini

 

di Beatrice Nencha

 

lupacchini_otello3– Partiamo da un processo che non la coinvolge direttamente ma che continua a far discutere: Mafia Capitale. Le ultime testimonianze di alcuni militari del Ros, chiamati dalle difese di Buzzi e Carminati, hanno escluso pratiche mafiose nel settore della pubblica amministrazione. Che idea si è fatto dai giornali e per la sua lunga esperienza di processi alla criminalità organizzata?

 “Chi ha fatto l’imputazione, a mio avviso non è stato lungimirante. Però io parlo sulla base dell’esperienza, che è la somma delle fregature prese. Ed io restai fregato con la Banda della Magliana, dove secondo me i criteri del 416 bis s’erano tutti realizzati: il sangue per le strade, la violenza, l’estromissione dal territorio di altre organizzazioni, insomma c’erano tutti i parametri. Il primo morto ammazzato aveva denunciato un’estorsione. C’erano stati i morti per sgomberare il territorio: da una parte Franchino er criminale, cioè Franco Nicolini, dall’altra i Pellegrinetti che vennero cacciati dopo uno scontro al Pincio. C’era il clan rivale dei Proietti, che determinarono una sorta di faida finché non furono eliminati. E il recupero di tutti i riciclatori, sul presupposto che non valeva la pena ammazzarli perché, se erano stati utili agli altri, potevano essere utili anche a loro. Ci fu la lotta interna e questo momento primigenio, l’omicidio Carrozzi (Sergio Carrozzi, ucciso con tre colpi di pistola nell’agosto del ’78 per aver denunciato un’estorsione, ndr), tramite il quale la Banda avevano inviato un segnale a tutti: qui comandiamo noi e nessuno deve osare ostacolarci, tanto più fare l’infame”. Continua a leggere “Mafia Capitale/ “Pericoloso introdurre suggestioni nel processo” Intervista al procuratore generale Otello Lupacchini”

Roma/Mafia Capitale: il Ros De Lellis: “Non riscontrai l’associazione mafiosa”. Carminati: “Ho usato i soldi del Caveau ma mai coinvolto nel traffico di cocaina”

di Beatrice Nencha

 

006“Dalle nostre investigazioni non sono emersi riscontri dell’associazione mafiosa”. Lo ripete più volte, in risposta alle domande incalzanti dei difensori di Massimo Carminati, Riccardo Brugia e Salvatore Buzzi, un ufficiale dei Ros, il maggiore Francesco De Lellis, ascoltato ieri nell’aula bunker di Rebibbia, dove per l’occasione ha deposto, per oltre due ore, in qualità di teste delle difese. Schermato da due grandi pannelli che ne oscuravano completamente l’immagine, De Lellis ha rievocato la sua esperienza investigativa al Ros, in particolare come comandante del secondo Reparto investigativo dei carabinieri, che nel procedimento Mafia Capitale si è’ occupato di criminalità economica e reati contro la pubblica amministrazione.  De Lellis, dal 2000 al gennaio 2016 nel Ros, non si è occupato solo dell’indagine “Catena”, come inizialmente fu ribattezzata l’inchiesta che diventerà poi (cambiando tutti i protagonisti) “Mondo di Mezzo”, ma anche di altri procedimenti precedenti o paralleli: Finmeccanica, Breda Menarini, Arc trade, gli appalti tra Enav e Selex  e, soprattutto, l’indagine Digint srl (un troncone delle “frodi carosello” Telecom Sparkle/Fastweb), dove in un’intercettazione ambientale captata tra Gennaro Mokbel e la moglie Giorgia Ricci, gli inquirenti credono di individuare, nel soprannome “er pirata”, un riferimento in codice a Massimo Carminati. Continua a leggere “Roma/Mafia Capitale: il Ros De Lellis: “Non riscontrai l’associazione mafiosa”. Carminati: “Ho usato i soldi del Caveau ma mai coinvolto nel traffico di cocaina””

Roma/ “Mafia capitale? Un brand giudiziario che divide il mondo in “sommersi” e “salvati”

Di Beatrice Nencha

intrieri

–  Avvocato Intrieri, lei difende uno degli imputati del processo Mafia Capitale, Carlo Maria Guarany, vice presidente della coop “29 Giugno” accusato di 416 bis e corruzione aggravata. Cosa pensa della recente richiesta della Procura di Roma che dispone 116 archiviazioni per altrettanti imputati e indagati, più e meno eccellenti, di “Mafia Capitale”?

“Penso che si tratti di una leale quanto implicita ammissione, da parte della Procura, della debolezza dell’impalcatura di questo processo, anche se non lo si vuole ammettere. Tra alcune di queste posizioni archiviate ci sono 21 richieste di archiviazione per 416 bis, che riguardano situazioni strettamente collegate a quelle degli imputati per cui oggi si sta celebrando il processo nell’aula bunker di Rebibbia. Prendiamo ad esempio la posizione dell’ex sindaco Alemanno: se il suo braccio destro Franco Panzironi è quello che, secondo l’accusa, raccoglieva i soldi per lui ed è ancora oggi imputato per 416 bis, come fa l’archiviazione relativa ad Alemanno per questo reato a non riverberarsi sulla posizione di Panzironi? Inoltre, come si giustifica una richiesta di archiviazione per 416 bis basata, per quasi tutti, sull’ignoranza dell’elemento soggettivo?”. Continua a leggere “Roma/ “Mafia capitale? Un brand giudiziario che divide il mondo in “sommersi” e “salvati””

Roma/Mafia Capitale: la confessione di Lacopo al pm: “Brugia mi prestò 240mila euro. Colpa di una Porsche sparita…”

di Beatrice Nencha

distributore“Col Carminati e col Brugia, io non ho proprio niente a che fare”. Inizia così la confessione spontanea di Roberto Lacopo, il proprietario della pompa di benzina di Corso Francia, arrestato il 2 dicembre 2014 e da allora in carcere duro  al 41 bis, poiché ritenuto dalla Procura di Roma complice del sodalizio criminale noto come “Mafia Capitale”. Ma secondo la versione fornita da Lacopo al pubblico ministero Luca Tescaroli durante un interrogatorio richiesto in carcere circa un anno fa, le cose sarebbero andate in maniera diversa. Tanto da far sorgere il dubbio, qualora siano verificate le circostanze narrate, che il “gioco dei ruoli” (e i rapporti di forza) all’interno dell’area di servizio ormai più nota a Roma potrebbe essere da riconsiderare. Secondo l’imputato, la cui lista testi è stata esaurita dalla difesa la scorsa settimana, la presenza presso la pompa di benzina dell’ingombrante figura di Riccardo Brugia si dovrebbe, inizialmente, al suo rapporto sentimentale con la segreteria di Lacopo, Annalisa Ugazio. Nel giro di poco tempo, ospite fisso del distributore sarebbe diventato anche il “Nero”, alias Massimo Carminati, di cui Brugia è da sempre il fidato braccio destro. Continua a leggere “Roma/Mafia Capitale: la confessione di Lacopo al pm: “Brugia mi prestò 240mila euro. Colpa di una Porsche sparita…””

Mafia Capitale/“Se parlo in aula, sarò morto in due settimane”

Prima udienza del processo Mafia Capitale.
05/11/2015 LaPresse/Pool – Roma, prima udienza del processo Mafia Capitale. Nella foto l’avvocato Alessandro Diddi, avvocato di Salvatore Buzzi

Il pentito Roberto Grilli adesso in aula ritratta e nega le accuse a Carminati. “Suggerite dal mio avvocato per avere protezione”

di Valeria Pacelli per Il Fatto Quotidiano

Capitano… Il mio profilo basso fino ad adesso mi ha garantito di stare in vita a Roma… Adesso, dopo questa cosa, non so’ più garantito con nulla (…) io martedì mattina torno (a casa, ndr), porto i cani a spasso, m’addormento come se fossi un poveraccio, poi m’attacco a n’filo… (…) durerò due settimane, se vole je dico er tempo”. Continua a leggere “Mafia Capitale/“Se parlo in aula, sarò morto in due settimane””

Roma, da salotto buono del crimine a terra di mafia. Un anno per lavare i peccati della Capitale

2016-06-15_201801Questo articolo di Lirio Abbate per l’Espresso è datato 15 Maggio 2015. Trecentosessantacinque giorni e più e il clima giudiziario sembra essere cambiato radicalmente. Vista la sentenza che non ha ritenuto di confermare l’associazione mafiosa per personaggi come i fratelli Triassi, Carmine Fasciani e il suo clan, ci sembrava doveroso riprenderlo per un motivo: le sentenze si possono discutere o non discutere ma rimangono i fatti. Quello che  emerso negli ultimi anni è che Roma non è solo un crocevia, un salotto delle grandi organizzazioni criminali, Roma è terra di mafia

di Ambrosini Alessandro Continua a leggere “Roma, da salotto buono del crimine a terra di mafia. Un anno per lavare i peccati della Capitale”

Mafia Capitale/ Cassia e Grilli in Aula, ecco chi ha paura di Carminati

2016-06-15_113913Lo skipper romano revoca il legale (e rinvia la deposizione), il pentito siciliano racconta come Carminati fornisse le armi alla sua organizzazione

di Beatrice Nencha

Malori, revoche dei difensori e una sfilza di “non ricordo”. Va in scena di prima mattina, come un copione già visto, la deposizione dei due “super pentiti” di Mafia capitale: Roberto Grilli e Sebastiano Cassia. Anche se il paravento in legno è stato montato nell’aula bunker di Rebibbia con largo anticipo, quasi a rassicurare che tutto è stato predisposto per far svolgere l’audizione (già saltata lo scorso aprile, ndr) nella massima sicurezza, i colpi di scena oggi non sono mancati. Continua a leggere “Mafia Capitale/ Cassia e Grilli in Aula, ecco chi ha paura di Carminati”